Articolo 1 – Ambito di applicazione
Il Codice Etico identifica i valori-guida dello Studio Legale Giannoccaro (di seguito Studio) e definisce il profilo etico-sociale che deve orientare l’operato di ogni partecipante al funzionamento dello stesso.
I destinatari delle disposizioni in esso contenute sono gli eventuali professionisti e collaboratori dello Studio.
Articolo 2 - Responsabilità
Il Codice Etico è basato anche su norme non giuridiche, ed è rivolto alla sensibilità morale e professionale delle singole persone.
Tutti gli eventuali partecipanti al funzionamento dello Studio hanno la responsabilità morale della diffusione e dell’applicazione dei valori espressi dal Codice Etico, con riferimento alle funzioni loro attribuite.
Articolo 3 – Valori-guida dello Studio
I valori-guida dello Studio, ai quali deve essere ispirata l’operatività quotidiana di tutti gli eventuali componenti dell’organizzazione dello Studio, sono i seguenti:
- soddisfazione del cliente, intesa come fornitura di prodotti e servizi che abbiano la massima rispondenza alle necessità, allo status, alla cultura ed alle aspettative delle controparti;
- rispetto della normativa interna ed esterna, intesa come ricerca continua di modalità operative adeguate all’organizzazione dello Studio ed alle disposizioni di legge, sia primarie che secondarie;
- correttezza di comportamento, intesa come riconducibilità dei comportamenti agli standard qualitativi descritti nel presente Codice Etico;
Articolo 4 – Dovere di diligenza
I destinatari del Codice agiscono ed operano con cura assidua e scrupolosa, nel rispetto delle regole e della funzione loro attribuita, orientando la propria condotta al conseguimento degli obiettivi e della strategia dello Studio.
Articolo 5 – Dovere di onestà
Tutti i partecipanti al funzionamento dello Studio operano con giustizia e rettitudine morale e si astengono da porre in essere situazioni dalle quali possano trarre utilità, vantaggi o convenienze personali.
Articolo 6 – Dovere di trasparenza
Nello svolgimento dei rapporti con la clientela deve essere dedicata una giusta attenzione all’illustrazione degli aspetti economici, del significato, della struttura tecnica, delle conseguenze e degli eventuali rischi, fornendo in ogni caso al cliente un corredo informativo idoneo all’assunzione delle decisioni.
Le richieste di informazioni e chiarimenti da parte della clientela, sia scritte che orali, devono essere trattate con competenza, chiarezza e tempestività.
Articolo 7 – Dovere di riservatezza
I componenti dell’organizzazione dello Studio e gli eventuali collaboratori esterni sono tenuti alla più assoluta riservatezza su tutti gli atti e documenti dei quali vengano a conoscenza nello svolgimento del proprio lavoro, con riferimento sia alla clientela sia allo Studio.
Articolo 8 – Dovere di correttezza
Nello svolgimento dell’attività prevista dall’attività professionale di avvocato, gli eventuali professionisti e collaboratori, devono evitare di indirizzare le scelte della clientela verso soluzioni non adeguate alla cultura, allo standard qualitativo, alle necessità obiettive della Clientela oltre che a rispettare le Leggi.
L’attività deve sempre essere mirata al soddisfacimento del cliente, evitando di impegnarsi in consulenze e servizi senza la ragionevole certezza di poter operare con uno standard qualitativo adeguato alle aspettative ed allo standard della Clientela.
Articolo 9 – Comportamento nella vita sociale
In ogni circostanza della vita sociale, ed anche fuori dall’orario e dai luoghi di lavoro, tutti gli eventuali componenti dell’organizzazione dello Studio devono tenere un comportamento che porti onore alla propria professione, con profonda consapevolezza della sua utilità sociale.
Articolo 10 – Formazione professionale
L’aggiornamento professionale deve essere costante e mirato agli ambiti di operatività dello Studio.
Articolo 11 – Prevenzione dei reati di riciclaggio
Lo Studio è attivamente impegnato per assicurare il rispetto delle norme emanate con l’intento di impedire l’utilizzo del sistema finanziario e quello economico con finalità di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. All’uopo lo Studio adotta opportune procedure dirette a prevenire ed evitare le menzionate attività.
Articolo 12 – Violazione delle disposizioni del Codice Etico
La violazione delle disposizioni contenute nel Codice Etico può far venir meno il rapporto fiduciario tra lo Studio e la persona responsabile della violazione.
In casi particolarmente gravi e a seconda delle circostanze, la violazione delle norme contenute nel Codice Etico può comportare le conseguenze di legge e di contratto previste dalle regole vigenti oltre che dal codice deontologico forense.